Attenta, cavillosa, impietosa, sensibile forse troppo ho trovate le tue parole universali, fuori dal cd, fuori dal libro e dal film, false per questo o per quello, vere per la vita, la tua e la mia che stona, che corrode e corrompe chi capita sulla nostra strada, privandolo di certezze, bugie millenarie, che noi abbiamo abbandonato insieme alla casa, alla trattoria take away e alle belle speranze di una città nuova eppure così stanca.
Quanti sono morti per noi? Cristo, Pasolini, Socrate, Saffo..e noi quindi saremmo i famosi nani sulle spalle di giganti? Amore mio quanto conforto nella menzogna, quanto? Siamo venuti giù da quelle spalle così forti, caduti all'indietro, scivolati, abbiamo battuto la testa e ora crediamo di essere giganti forse sulle spalle di nani.
Io mi aggrappo alla gonnella, si ho paura, temo i giardini e non coltivo fiori, nel bene e nel male, spunto solo rami secchi ed i bonzai ricorda sono alberi costretti in una dimensione che non gli appartiene, come me e come te.
Vengo a prenderti. Ti troverò nella stanza buia, non potrei non riconoscere il bianco dei tuoi capelli che è oro. Liberi forse dovremmo uscire dalla tane.
Boooo! spaventiamoli tutti, eccoci queste sono le nostre parole, ingozzatevi.
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