Caro Burattinaio,
oggi riflettevo su uno dei paradossi della tua vita anestetica.
Vedi, tu tiri fili tutto il giorno e ti compiaci,
ma se ci pensi tu senza burattini sei nessuno. Loro sono liberi, tu no.
Questo spiegherebbe infatti il perché non hai trovato la bicicletta,
è così, devi stare lì, a reggere le fila,
e se solo ti distrai un attimo, il palchetto cade.
E tu senza pupi non ci puoi stare, questo lo sappiamo.
Piuttosto senti,
mi servirebbe una marionetta
ma no che pensi mai
non devo farci nulla,
la voglio per tenerla lì,
permanente quasi imbambolata,
ubbidiente magari sorridente.
E ogni tanto cambiarla di posto.
Perché la maestra rimango io. Mica tu. Burattinaio.
Nessun commento:
Posta un commento