giovedì 28 febbraio 2008

in odore di santità

Arriva, e in prossimità della scrivania comincia a sbottonarsi il cappotto
so con precisione cosa sta per succedere, adesso guarda, tappati il naso:
il cappotto aperto, sciolto da ogni impaccio 
libera un odore dolciastro e disgustoso che ho imparato a prevedere,
di capo mai lavato e sigarette arrotolate,
lo stesso odore che spinto a maggior ragione
dal movimento impresso in apertura
arriva quasi veloce fino a me -nauseabonda traiettoria
e io, incapace di resistere,
verrò travolta
in cerca di conferma
mi avvicinerò anche un po'.
Poi mi dirà qualcosa, con l'alito delle sigarette arrotolato
e io, mi allontanerò
schifata con la mia conferma.
E potrebbe essere così tutte le mattine,
se decidessi per una morte senza fine.






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