mercoledì 24 settembre 2008

MeloDramma

No, le mele no, davvero non le sopporto. Il rosso o il verde che nasconde la condanna originale: ti ricordo che una di loro ci ha scaraventati all'inferno e un'altra ancora ci ha chiarito, come se ce ne fosse bisogno, il principio che siamo costretti a cadere, diritti diritti verso il centro di non so di cosa. Ah si poi vogliamo parlare di quel pomo della discordia? No no, ne ho abbastanza, ma che soddisfazione immaginarti lì offesa mentre scaricavi la tua mancanza di senso pratico sul fondo di quella torta, che poi fondo non è.
Dimenticavo, a completare il quadro c'è il melo del mio balcone, sai che in un anno è stato capace di fare un solo frutto, mortificato da un colore sbiadito, artificiale.
La storia delle sorelle, si quella è divertente, mi ricorda la penicillina. E poi certamente ti sarai chiesta: cosa stavano facendo di così importante? Quale rivelazione o scoperta, magari erano nel bel mezzo di una lite o forse no: pagherei per saperlo. Me(lo) dici tu per favore?
Comunque, se devo essere sincero, io non cucino più da un pezzo, e se proprio sono costretto bado bene che uno degli elementi sia pre-parato, pre-cotto o quanto meno sembri tale, per non prendermene il merito certo.
Stasera ho freddo, e forse ho la febbre, beh vedi qualcosa reagisce quindi.
Tu cosa ci fai ancora lì Dio mio.
Lascia i fornelli e corri da me.

Nessun commento: