lunedì 18 febbraio 2008

mi si sfilano le gambe

Mi toglierei anche i vestiti di dosso
fossero loro a trattenermi,
mi libererei di qualsiasi cosa.
Uno scandalo e poi la fuga.
Invece sono qui, incapace di digerire completamente inchiodata a terra. Ora lo so, ormai ne ho la certezza. Perché sono qui. E non là.
Aspetto qualcosa,
con tutta la solennità che solo un'attesa può avere,
ma non so cosa aspettarmi.
Ma l'impazienza è quella, la stessa
prima di qualsiasi partenza
l'euforia incontenibile di chi parte -finalmente si parte!
il malcontento ragionevole di chi resta -qui non si fanno miracoli.
Mi si sfilano le gambe,
ma non so dove vorrei andare dove andrò dove sarò.
Le vacanze sì, ma i periodi più lunghi? dove li passerò?
Intanto mi accontenterei di una bici nuova,
pedali per freni,
una leggera pressione e sei già fermo.
Ci sono amore ci sono ma non è qui che vorrei essere,
almeno non così.
E gli alieni? Dici che torneranno?
Perché questa volta potrei anche pensarci.
Uno scambio equo. Un cambio di stagione.

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