an aesthetic life
mercoledì 2 dicembre 2009
mercoledì 25 novembre 2009
venerdì 20 novembre 2009
mercoledì 4 novembre 2009
lunedì 2 novembre 2009
che fai?

-ah, i miei ragazzi! fuori da scuola, me li immagino così: sempre altrove!
un casco, un giubbino di pelle stravaccato sul divano. e loro sempre altrove!
-Louise, smetti di dire idiozie, dov'è Carlo?
-è di là, gioca alla playstation in una camera non sua. conosci Crush?
ma lei non risponde, è già in fondo al corridoio. apre la porta di una stanza.
-Carlo! Carlo per l'amor del cielo, che fai?? cosa state facendo?? e tu chi sei??
Di fronte a lei, di spalle, c'è Carlo in mutande bianche, improvvisamente cresciuto.
è inginocchiato su un altro ragazzo, nudo questo però, nudo e con due seni.
Carlo si gira, con la calma di chi sa che ormai non dovrà più mentire, e sorridendo dice:
-non farne un dramma. voglio solo libertà e comprensione.
oltre lui il trans, in un italiano approssimativo, supplica:
-parlerò, parlerò lo giuro, ma datemi un permesso di soggiorno!
(-ah, i miei ragazzi!)
venerdì 30 ottobre 2009
Come la definiresti
quest ansia che provo se penso che
Il mio cuore batte da alcuni decenni, incessantemente, ripetutamente, e perchè mai non dovrebbe fermarsi?
Prova a tenere un'auto in moto 30 anni di fila..
Non riesco a immaginare sia possibile, non può continuare.
Guardavo una foto di esemplare di diavolo della tasmania, ne ho visto uno con il volto tumefatto da uno scontro tra simili, ho provato dolore, una pena universale, un senso di colpa tremendo.
Eppure è la legge della giungla, non dipende da me, non posso fermarla?
Mentre vedo uomini con sorti peggiori e non provo la stessa compassione
Se per sbaglio tiro via una foglia, credo sia un braccio, ma se tirassi via un braccio sarebbe semplicemente un braccio
non è banale come può sembrare, non è soltanto un pensiero, è una sensazione.
E non dipende da questo o da quello, c'è anche quando non dovrebbe, è gia sveglia quando io non lo sono.
A volte ho paura.
Il mio cuore batte da alcuni decenni, incessantemente, ripetutamente, e perchè mai non dovrebbe fermarsi?
Prova a tenere un'auto in moto 30 anni di fila..
Non riesco a immaginare sia possibile, non può continuare.
Guardavo una foto di esemplare di diavolo della tasmania, ne ho visto uno con il volto tumefatto da uno scontro tra simili, ho provato dolore, una pena universale, un senso di colpa tremendo.
Eppure è la legge della giungla, non dipende da me, non posso fermarla?
Mentre vedo uomini con sorti peggiori e non provo la stessa compassione
Se per sbaglio tiro via una foglia, credo sia un braccio, ma se tirassi via un braccio sarebbe semplicemente un braccio
non è banale come può sembrare, non è soltanto un pensiero, è una sensazione.
E non dipende da questo o da quello, c'è anche quando non dovrebbe, è gia sveglia quando io non lo sono.
A volte ho paura.
giovedì 29 ottobre 2009
CACCIA ALLE STREGHE
Che invidia, tu non resti mai abbastanza, insomma prendi e parti e chi si è visto si è visto, eppure non ti perdi nulla.
Io resto qui, punto di riferimento dici, forse solo cronista, di quelli inviati da tutta una vita.
Insomma un unico sfondo alle mie spalle, giorno e notte la stessa luce.
In questo periodo leggo di cronaca..quanta umnaità.
Uomini semplici alle prese con la complessità del sesso e della sessualità.
Fascinosi misteri dietro labbra eleganti seducono piccoli borghesi in cerca di un diversivo.
I punti di vista mi fanno innervosire.
Si vende l'amore questo è il tema del giorno, non gambe muscolose che indossano autoreggenti, che è già più banale della normalita (si dice comune non normale).
Tra 1000 anni maestra, di cosa si parlerà?
Saranno già arrivati gli alieni?
Ho sentito che al momento si limitano ad incontri di 45 minuti, non è abbastanza, non per me.
Vorrei esserci, vorrei vederlo con i miei occhi, quelli di adesso e non esserne sorpreso.
Ridi pagliaccia..uauauauuauauaau
Io resto qui, punto di riferimento dici, forse solo cronista, di quelli inviati da tutta una vita.
Insomma un unico sfondo alle mie spalle, giorno e notte la stessa luce.
In questo periodo leggo di cronaca..quanta umnaità.
Uomini semplici alle prese con la complessità del sesso e della sessualità.
Fascinosi misteri dietro labbra eleganti seducono piccoli borghesi in cerca di un diversivo.
I punti di vista mi fanno innervosire.
Si vende l'amore questo è il tema del giorno, non gambe muscolose che indossano autoreggenti, che è già più banale della normalita (si dice comune non normale).
Tra 1000 anni maestra, di cosa si parlerà?
Saranno già arrivati gli alieni?
Ho sentito che al momento si limitano ad incontri di 45 minuti, non è abbastanza, non per me.
Vorrei esserci, vorrei vederlo con i miei occhi, quelli di adesso e non esserne sorpreso.
Ridi pagliaccia..uauauauuauauaau
Guarda.
Non credere che qui le cose non stiano cambiando.
Si è aperta finalmente una porta, ma la sorpresa più grande è scoprire che combacia perfettamente con la cornice.
Dalle scale è verde, ma se ti accomodi vedrai che il bianco della parete non subisce interruzioni.
Così per le finestre, solo la luna di legno disturba il quadretto, ma c'è qualcuno che già pensa di dipingerla, pallida deve tornare, e tornare ad essere un dettaglio trascurabile
E poi c'è questa signora
Ricordi, era seduta nel banco, l'ultimo sulla sinistra.
Poi i genitori decisero di tenerla a casa ed evitare che i bulletti potessero ferirla.
Beh non servì a molto, c'è un bullo ovunque, anche a casa, forse una sorella, magari una cugina.
Insomma ho saputo che ha iniziato a cantare, un concorso dove il pubblico può fischiare, agitare pentole coperchi e campanacci.
Non ha vinto certo, ma adesso canta i Rolling Stones, con i complimenti dell'autore.
Credo il commento sia stato "better than anything I had ever done".
Come dargli torto,
Insomma questa storiella che già conosci è per ricordarti che non c'è molto da fare, la diversità, forse la sofferenza, il ritardo, ci regala intensità smisurate, vuoti che bucano, che stringono..nodi alla gola.
Non credere che qui le cose non stiano cambiando.
Si è aperta finalmente una porta, ma la sorpresa più grande è scoprire che combacia perfettamente con la cornice.
Dalle scale è verde, ma se ti accomodi vedrai che il bianco della parete non subisce interruzioni.
Così per le finestre, solo la luna di legno disturba il quadretto, ma c'è qualcuno che già pensa di dipingerla, pallida deve tornare, e tornare ad essere un dettaglio trascurabile
E poi c'è questa signora
Ricordi, era seduta nel banco, l'ultimo sulla sinistra.
Poi i genitori decisero di tenerla a casa ed evitare che i bulletti potessero ferirla.
Beh non servì a molto, c'è un bullo ovunque, anche a casa, forse una sorella, magari una cugina.
Insomma ho saputo che ha iniziato a cantare, un concorso dove il pubblico può fischiare, agitare pentole coperchi e campanacci.
Non ha vinto certo, ma adesso canta i Rolling Stones, con i complimenti dell'autore.
Credo il commento sia stato "better than anything I had ever done".
Come dargli torto,
Insomma questa storiella che già conosci è per ricordarti che non c'è molto da fare, la diversità, forse la sofferenza, il ritardo, ci regala intensità smisurate, vuoti che bucano, che stringono..nodi alla gola.
lunedì 26 ottobre 2009
di fretta, di corsa.
Carlo! Non fare il bambino. Non ti sarai mica offeso?! mi sono arrivate due cartoline da bruxelles, mi parevi annoiato, vuol dire che ti è piaciuta. non ho avuto tempo di risponderti, qui è pieno di commedianti che urlano -non ho tempo! ognuno con il suo dramma di alibi e trucchetti per fermarlo. anzi a dir la verità è pieno anche di egocentrici, così almeno non mi sento sola, anzi ti dirò la cosa mi diverte, mi aiuta a ridimensionarmi. che scoperta, l'autoironia. lo vedi? dico frasi sconnesse e lascio i discorsi a metà. quanto vorrei un bel cerchietto, bello chiuso e stare al centro equipollente.
qui invece continuano a cambiare le carte in tavola, adesso sembra pure si debba partire per l'Egitto. Roma-Cairo. e la storia si ripete, anche senza antonio e Cleopatra. così sto cercando informazioni sulla vita là, la comunità degli italiani d'Egitto, chi l'avrebbe mai detto. anche ungaretti e filippo tommaso marinetti erano di là, lo sapevi? chi l'avrebbe mai detto, continuo a ripetermi.
per il resto cerco di non pensarci, scrivo e leggo. sto leggendo i racconti di Carver, tanti e a caso, poesie, racconti-poesie.
ah quante cose caro! devi proprio venire, devi venire a vedere coi tuoi occhi! La vita.
che poi, come mi disse un signore l'altra sera, senza nemmeno immaginare:
-Non pensare mai di essere arrivata!
qui invece continuano a cambiare le carte in tavola, adesso sembra pure si debba partire per l'Egitto. Roma-Cairo. e la storia si ripete, anche senza antonio e Cleopatra. così sto cercando informazioni sulla vita là, la comunità degli italiani d'Egitto, chi l'avrebbe mai detto. anche ungaretti e filippo tommaso marinetti erano di là, lo sapevi? chi l'avrebbe mai detto, continuo a ripetermi.
per il resto cerco di non pensarci, scrivo e leggo. sto leggendo i racconti di Carver, tanti e a caso, poesie, racconti-poesie.
ah quante cose caro! devi proprio venire, devi venire a vedere coi tuoi occhi! La vita.
che poi, come mi disse un signore l'altra sera, senza nemmeno immaginare:
-Non pensare mai di essere arrivata!
venerdì 16 ottobre 2009

pensa. dopo la mia evasione rocambolesca, arrancando quasi incespicando pur di andarmene -sulla mano mi è rimasto un taglietto- ancora non ti ho chiamato. sai, ti sembrerà poco importante, ma ieri prima di addormentarmi ho ripensato a quella sera, in cui tu doppiatrice di te stessa leggesti la tua uscita di scena. non ricordo il testo, era in terza persona ma oltre a questo non ricordo, era in terza persona e al presente contemporaneo, giusto. ma quello che mi è rimasto impresso sei tu, in piedi, che leggi sto foglio e mi sembravi sai i lettori quelli in chiesa sul leggio? come facevo anche io, del resto. che anzi tiravo la nonna per la giacca supplicando che andasse dal prete per farmi leggere anche quella domenica. potremmo chiamarla liturgia, ma no, meglio parabola. parabola. anche se non impareranno. haha. ecco la parola che mi mancava. parabola.
nella foto trovi i ringraziamenti.
anche se sono arrivata, anche se non devo più partire, sono sempre di fretta lostesso. sarà un tic, a questo punto. un bacio è doveroso.
mercoledì 14 ottobre 2009
ARRAMPICATA LATERALE

Ad essere precisi, ci si muove di lato, fanculo le altezze, si impara a strisciare.
Si arriva al punto di partenza,tutte le volte, solo più stanchi e con le mani bruciate.
Il baricentro,l'unica preoccupazione
piede mano piede mano mano piede piede
una sequenza mnemonica che non riesco ad imparare, per me ogni appoggio è un' opportunità e difficilmente lascio la presa.
Pare che non dia fiducia al piede destro, e che soddisfazione per il sinistro!
Sei bella allo specchio.
Mi piace la sintonia, sembrate quasi nuove.
Vorrei ballare, in preda ad un malore, una frenesia.
Ian, sarebbe stato un perfetto compagno di banco, ma ha lasciato la scuola, anni fa.
lunedì 12 ottobre 2009
al Giardino dei Tarocchi


sembra il titolo di un tema, non trovi? io addirittura pensavo fosse l'ultima carta di un'ereditiera annoiata. e invece, eccolo lì. un mondo indipendente da te, non parallelo, altro e basta.
tu, sempre tu, a parlar di te e di voi e al massimo di noi, e che stasera almeno lo ammetti, che tenterai di arrampicarti. che poi, avevamo detto di alzare la mangiatoia.
ma torniamo a me, guardami, guardaci che ormai parlo al plurale. hai visto invece io? altro che ego frammentato: lasciali dire. io ho trovato il modo per moltiplicarmi, certo, nel trasferimento perderò qualcosa si sa, ma saranno solo i chili di troppo, per il resto sarà ubiquità, e potrò portare con me anche chi vorrò, lo vedi? stavolta mi son portata il fotografo. era un modo originale per uscire dalle solite fotodicoppiadacartolina che mi sanno sempre tanto di separazioni e nostalgia. almeno qui siamo già separate e scaramantiche.
e tu? come te la passi. l'importanta è non guardare mai in basso! le incoerenze non mi fanno più né caldo né freddo, anzi ben vengano. da quando ho visto lei, è come se avessi già visto tutto. stava lì, nel giardino, in un'aiuola un po' appartata a dire il vero. come uno scherzo, una prepotenza goffa, prestante a metà tra un uomo e una donna.
hahahahahah. mi interrompo ma ricorda: lo specchio è fatto per specchiarsi, non per arrampicarsi.
venerdì 9 ottobre 2009
è andata.
Ciao Carlo,
volevo scriverti con un po' di tranquillità
ma qui ho capito che non è possibile.
continuano a passare macchine, motorini e furgoncini,
stranieri con gli infradito e piccioni viaggiatori.
volevo sistemarmi, aprire con finta sorpresa gli scatoloni,
disfare le valigie, ma sento che sei impaziente di avere mie notizie,
quindi eccomi qui, su un tavolino traballante di Trastevere,
a scriverti da bordo strada.
adesso che sono qui, che sono arrivata, mi sento un po' spaesata.
è come un primo posto senza coppa, non so se capisci.
non dovrò più andare da nessuna parte, dovrò accontentarmi di una casa,
ma potrò davvero fare a meno di treni e aerei?
è questo che vuoi sapere, ma ancora non posso risponderti.
nel frattmpo cerco di tenermi indaffarata, guardo viaggi da week-end, imparo i nomi delle vie, cerco parcheggio, ascolto i manifestanti davanti al ministero dell'istruzione.
cmq niente salti, è tutto normale, forse troppo io penso tu dirai,
ma era quello che volevo.
d'altra parte, non possiamo vivere andare avanti mantenendo cose dette e promesse.
si può sempre cambiare. mal che vada, ripartire.
volevo scriverti con un po' di tranquillità
ma qui ho capito che non è possibile.
continuano a passare macchine, motorini e furgoncini,
stranieri con gli infradito e piccioni viaggiatori.
volevo sistemarmi, aprire con finta sorpresa gli scatoloni,
disfare le valigie, ma sento che sei impaziente di avere mie notizie,
quindi eccomi qui, su un tavolino traballante di Trastevere,
a scriverti da bordo strada.
adesso che sono qui, che sono arrivata, mi sento un po' spaesata.
è come un primo posto senza coppa, non so se capisci.
non dovrò più andare da nessuna parte, dovrò accontentarmi di una casa,
ma potrò davvero fare a meno di treni e aerei?
è questo che vuoi sapere, ma ancora non posso risponderti.
nel frattmpo cerco di tenermi indaffarata, guardo viaggi da week-end, imparo i nomi delle vie, cerco parcheggio, ascolto i manifestanti davanti al ministero dell'istruzione.
cmq niente salti, è tutto normale, forse troppo io penso tu dirai,
ma era quello che volevo.
d'altra parte, non possiamo vivere andare avanti mantenendo cose dette e promesse.
si può sempre cambiare. mal che vada, ripartire.
martedì 6 ottobre 2009
Turbo-Lenta

Agli aerei preferisco le ali, un pò precarie, ma almeno il ritmo lo scegli tu. e puoi virare con più facilità sai, e magari restare sospesa, bandiera o banderuola.
Hai preso la rincorsa e poi la spinta. Anni di preparazione e finalmente il grande salto.
Sono curioso, sono con te.
Prenderò nota seguendo la traiettoria, non sarai leggera e nemmeno agrazziata, non lo sopporterei, questa volta sarai efficace.
Iscriviti a:
Post (Atom)